SKY WiFi Grand Prix Brescia: prima edizione bagnata, prima edizione fortunata!

Contornate da un meteo poco favorevole, si sono concluse le competizioni in quel di Brescia che hanno visto schierati atleti di alto livello, regalando al pubblico del primo meeting internazionale Grand Prix (abbondante nonostante la pioggia) un grande spettacolo.

Nel campo della velocità femminile, le protagoniste dei 100 metri piani: dalla Costa d’Avorio Marie-Josée Ta Lou-Smith, che taglia traguardo per prima in 11”28 seguita dall’inglese Daryll Neita (11″31) e dalla Jamaicana Natasha Morrison (11″43). La atlete hanno sfidato le condizioni atmosferiche, correndo con 2,4 m/s di vento in faccia. Sulla stessa distanza la gara maschile è stata dominata dai Jamaicani Rohan Watson, il ventiduenne che si presenta all’arrivo in 10”48, e Michael Campbell, il connazionale che ferma il crono a 10”53.

Negli ostacoli veloci, le due atlete meglio accreditate si confermano leader della gara: Jasmine Camacho-Quinn ha la meglio su Masai Russell, entrambe corrono sotto i 13 secondi, rispettivamente 12”88 e 12”91. Anche l’atleta azzurra Giada Carmassi è schierata in pista e finisce terza con 13”42. Sui 110 ostacoli al maschile è proprio il campione europeo Lorenzo Simonelli a fare spettacolo, il quale conquista il primo posto in 13”39, tagliando il traguardo esattamente un decimo prima di Tinch Cordell.

L’attesa gara dei 200 metri maschili si conclude secondo pronostici, vedendo il campione olimpico Letsile Tebogo vincitore in 20”66. Dagli Stati Uniti dietro di lui Vernon Norwood (20”75) e, nonostante le condizioni sfavorevoli, altri 4 atleti sotto i 21 secondi.

Al raddoppiare della distanza, le donne dei 400 metri sono guidate dalla statunitense Alexsis Holmes, la quale chiude il giro di pista in 51”32, precedendo la connazionale Brittany Brown (51”48). La gara maschile si conclude con un crono sotto i 45 secondi: il campione olimpico del 2012 Kirani James scrive un tempo di 44”86, con un impressionante ultimo rettilineo, superando il Botswano Bayapo Ndori e dalle Bahamas Wendell Miller, tutti e due sotto il muro dei 46 secondi (45”26 e 45”97)

I 400 metri ad ostacoli femminili regalano al pubblico un grande spettacolo: l’azzurra primatista italiana Ayomide Folorunso vince la gara terminando il “giro della morte” con una notevole rimonta dall’uscita della seconda curva, fermando il crono a 55”41 prima delle due atlete belghe Hanne Claes e Paulien Couckuyt, anch’elle sotto i 56 secondi (55”62 e 55”90) e davanti alla campionessa olimpica di Rio Dalila Muhammad. È invece l’atleta estone ad avere la meglio nella gara maschile in 48”61, seguito dal 49”31 di Abderrahman Samba.

Gli 800 metri femminili vedono una caduta al passaggio dei 200m per l’atleta del Cus Pro Patria Milano Serena Troiani, mentre la ragazza del Bahrain Nelly Jepkosgei taglia il traguardo in 2:01”07 seguita da McKenna Keegan e dall’azzurra Eloisa coiro (rispettivamente 2:01”32 e 2:01”55). L’azzurro Tecuceanu invece non termina i due giri di pista dopo essersi fermato a metà gara, che viene vinta dal Kenyano Timothy Cheruiyot, il quale sigla il season best di 1:45”46, davanti allo spagnolo Mariano Garcia (1:45”54) e all’italiano delle fiamme gialle, il ventunenne Francesco Pernici (1:45”89).

L’ultima gara in pista è quella dei 3000 metri femminili vinti dalla kenyana Beatrice Chebet con 8:34”10, distante dalla seconda classificata Cari Hughes che conquista il primato personale di 8:48”95.

Sulle pedane del campo Gabre Gabric di Brescia si è svolta anche la gara di salto con l’asta, vinta dallo statunitense Chris Nilsen, il quale vanta un primato personale di 6,05m. È però risultato impossibile proseguire la gara dopo il 5,22m che lo ha portato in testa causa forte maltempo: nella stessa gara, infatti, sono molti gli atleti che hanno scelto di non saltare o che sono stati impossibilitati dalla pioggia nel tentativo di farlo.

Migliora il meteo durante la gara di salto in alto che vede in pedana l’atleta ukraina Iryna Gerashchenko, la quale sale a 1,86m per aggiudicarsi la competizione davanti ad altre 3 atlete con la stessa misura ma percorso meno netto, tra le quali la carabiniera Idea Pieroni.

Ed infine, nella gabbia del martello ha avuto luogo la gara vinta da Katrine Jacobsen con 71,02 davanti alla campionessa europea Sara Fantini, abile di scagliare l’attrezzo a 70,25m

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