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Baffour e l’esordio in nazionale: le dichiarazioni post gara
Stephen Awuah Baffour, cussino classe 2003, ha debuttato lo scorso weekend in maglia azzurra agli europei indoor di Apeldoorn. Dopo la conquista della semifinale a detta sua non soddisfacente, ha gentilmente risposto alle nostre domande sulla gara e sull’ambiente di gara internazionale.
Stephen Awuah Baffour non finisce mai di impressionare: il campione italiano U23 dei 100m e 200m ha esordito lo scorso fine settimana con la nazionale azzurra agli Europei Indoor ad Apeldoorn, raggiungendo, insieme al compagno di divisa italiana Samuele Ceccarelli, la semifinale dei 60m con il tempo di 6.65.
Un risultato sicuramente non da poco per il giovane sprinter che abbiamo conosciuto nel dettaglio quest’estate (video) e che ora sogna di correre ai mondiali di Tokyo.
Stephen, atleta del Battaglio CUS Torino dal 2023, ha gentilmente risposto dall’Inghilterra (dove abita, studia, lavora e si allena) alle nostre domande post gara.

Com’è stato questo esordio in nazionale?
L’esordio in nazionale è stato stupendo per me e mi sono divertito tanto a gareggiare contro atleti professionisti; inoltre, il supporto che la mia squadra mi ha dato dagli spalti mi ha fatto performare ancora meglio in pista.
Correre davanti a tutta quella gente e sapere che la mia famiglia era a casa a guardarmi in TV è stata un’emozione bellissima e, in generale, come primo Europeo in assoluto è stata un’esperienza indimenticabile.
Due parole sulla batteria e sulla semifinale: sensazioni?
In batteria mi sono sentito bene e pronto a correre veloce. Fare 6.65 mi ha reso felice e mi ha fatto capire che stavo ritornando in forma. In semifinale mi sono sentito un leggero crampo sul polpaccio destro che mi ha impedito di performare come volevo e mi ha fatto correre leggermente più lento però alla fine sono contento lo stesso di essere riuscito ad arrivare in semifinale in un 60 così competitivo.
So che la prossima volta correrò molto meglio.
Com’è stata l’esperienza con la squadra? Hai legato con qualcuno in particolare?
Sì, ho conosciuto tante persone della Nazionale Italiana che, visto che sapevano che era la mia prima volta, mi hanno fatto sentire più tranquillo e mi hanno aiutato quando ne avevo bisogno. In particolare, ho fatto amicizia con Samuele Ceccarelli, che era anche il mio compagno di stanza, e lui è stato super gentile con me: ci siamo conosciuti bene e mi ha detto tante parole di incoraggiamento prima e dopo le gare.
Si vede che il cussino è pronto a sorprenderci ancora e i risultati parlano da sé: Baffour può (e anzi, lo è già) diventare un protagonista della velocità italiana e internazionale.
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