24h di Torino: successo norvegese sotto la pioggia

Questo fine settimana si è tenuta la quindicesima edizione della 24 Ore di Torino, organizzata al Parco Ruffini dal Club Super Marathon Italia. Nonostante la pioggia abbia messo in difficoltà i più di duecento iscritti all’evento, i norvegesi non si sono lasciati intimorire, dominando sia la prova maschile che quella femminile. 

Tra le donne Line Caliskaner ha compiuto una gara eccezionale, affiancando per molte ore l’atleta in testa alla gara maschile, Holvik, e concludendo con 228,003 km percorsi, a meno di 3 km dal record della corsa, che appartiene ancora alla ceca Petra Pastorova. Al secondo posto troviamo la torinese Michela Ruzza, atleta che si allena proprio al Parco Ruffini, che ha concluso la gara con 177,743 km, e al terzo gradino la lombarda Francesca Scola, con 166,194 km. 

Per quanto riguarda gli uomini, ha dominato la competizione l’atleta Simen Holvik, che con 246,435 km ha compiuto la terza migliore prestazione dell’ultracorsa del Ruffini; al seguito l’emiliano Fabio Costi, con 197,142 km percorsi, e Pier Giuseppe Monegato, con 187,281 km.  

Rispetto alla gara sui 100km, dedicata ad Attilio Liberini, lo spagnolo Penalba Lopez Ivan ha sbriciolato il vecchio primato concludendo in 6h54’32”, mentre gli altri posti del podio sono stati occupati Alessio Grillini, 7h48’46”, e Benito Pasquriello, 8h30’16’. Tra le donne invece sono state protagoniste di questa competizione la svizzera Julia Fatton, con il tempo di 9h45’36”, Elena Cantone e la svedese Anna Simonsoon, in 11h30’27”. 

Gli ultimi risultati riguardano la 8 ore, un trionfo tutto italiano. Tra le donne ha dominato Elisa Giordano, con un percorso di 85,59 km. Al suo seguito Elena Cristina Floreani, con 80,03 km, e Gaia Porcellini, con 79,51 km. Per gli uomini, vittoria, con la stessa distanza di 90,96 km, di Cristian Re e Davide Giribaldi, non lontani dal terzo classificato, Cristiano Rollo, con 90,35 km. 

Un weekend intenso, delle gare emozionanti e degli atleti coraggiosi e straordinari. Bisogna ringraziare gli organizzatori per questo evento che, malgrado la pioggia, ha dato vita al parco Ruffini. Non vediamo l’ora di poterlo rivivere nella nostra città l’anno prossimo! 

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